Riflessioni sulla vita: passione per vivere, speranza per sopravvivere e illusione per non morire

Camminiamo per le strade sconosciute dell’irrazionale, ci inoltriamo nell’inconscio che domina gran parte delle nostre scelte. Siamo costretti ad avere relazioni con il mondo che ci circonda, ma delle volte, ci sentiamo così spaesati da perderci in ciò che per noi è sempre rimasto sconosciuto. Se si vivesse solo per amare, saremmo sicuramente più incoraggiati a non arrenderci, ma quando crollano le certezze radicate nel nostro io, rialzarsi è difficile e non tutti hanno la forza di ricominciare. Ortis, la rappresentazione più realistica del Foscolo, ci ha insegnato che, dopo aver vissuto con la passione più ardente ed aver lottato contro la solitudine per realizzare i propri ideali, spesso si rimane delusi dagli esiti ricevuti. Così, si finisce per aggrapparsi alla speranza miscelata all’illusione, spesso sfociando nella rassegnazione. Un uomo orgoglioso, con valori solidi e testardaggine a sufficienza per andare incontro agli ostacoli più difficili, che si scontra con un’ ipotetica dimensione trascendente, all’inizio reagendo con la negazione dell’esistenza di valori assoluti, e alla fine sperando che tutto non sia basato sul materialismo, corrente a cui oggi ci si arrampica più facilmente.
“Che è mai l’uomo? Il coraggio fu sempre dominatore dell’universo perché tutto è debolezza e paura.”
- Ugo Foscolo

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